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Avis traccia il bilancio della raccolta nei primi sei mesi del 2023 e lancia la campagna per aumentare la raccolta di plasma

Estate tempo di vacanze, ma non per Avis che anche nei mesi torridi prosegue l’impegno per garantire il fabbisogno di sangue ed emoderivati. Il bilancio dell’attività svolta nei primi sei mesi dell’anno e i prossimi obiettivi sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è svolta l’11 luglio. Relatori il presidente di Avis Comunale Cesena Gualtiero Giunchi, la vicepresidente vicaria Maurizia Boschetti e il tesoriere dell’associazione Dario Silighini.

Come è stato riferito in conferenza stampa, l’impegno dei primi sei mesi del 2023 ha fatto registrare numeri in crescita (complessivamente quasi il 6% in più della raccolta totale). Ma anche di fronte a dati incoraggianti, non si può dormire sugli allori, tenendo conto di vari fattori. In primo luogo le sacche di sangue intero  raccolte hanno una ‘durata’ di 40 giorni (e a Cesena, grazie a una gestione efficace, già da tempo nessuna sacca viene buttata via per iperdatazione).

Poi, durante il periodo estivo la popolazione del territorio aumenta significativamente con l’arrivo dei turisti e questo implica il possibile aumento del fabbisogno. Infine, anche i donatori vanno meritatamente in vacanza, ma questo rende più complesso il lavoro di programmazione di Avis per essere in grado di rispondere alle richieste dell’Azienda Usl. Per questo, come ogni estate, Avis ha avviato una campagna rivolta ai donatori per ricordare loro di donare prima di partire.

Ma l’obiettivo prioritario che l’associazione si è posta per i prossimi mesi è quello di incrementare soprattutto la raccolta di plasma, in modo da raggiungere la piena autosufficienza territoriale. Infatti, mentre per il sangue intero questo è un traguardo già pienamente raggiunto da tempo, per il plasma si registra un leggero deficit.

 

Attività di raccolta: i dati del primo semestre 2023

Fra il 1° gennaio e il 30 giugno 2023 nel comprensorio cesenate 8462 sacche (493 in più rispetto allo stesso periodo del 2022, con un incremento del 5,8%), di cui 6193 unità di sangue intero, 2213 unità di plasma e 56 di piastrine.

La quota più consistente di donazioni è arrivata da Cesena, con una raccolta complessiva di 4429 sacche (di cui 3214 di sangue intero, 1176 di plasma, 39 di piastrine), in aumento di 241 rispetto al primo semestre dell’anno scorso.

Dalle altre sezioni del comprensorio sono arrivate complessivamente 3661 sacche (di cui 2832 di sangue intero, 1033 di plasma e 56 di piastrine).

Completano il quadro le 151 donazioni (147 di sangue intero, 4 di plasma) arrivate dagli allievi del Centro Addestramento Polizia di Stato di Cesena, grazie all’associazione DonatoriNati che da tempo collabora con Avis.

 

Servono nuovi donatori!

Artefici principali di questi risultati sono i donatori. Al 30 giugno 2023 sul territorio comprensoriale di Cesena erano 8373, di cui 4553 (pari al 54,3%) di Cesena, mentre i restanti 3820 fanno riferimento alle altre sezioni del comprensorio. Alla stessa data di un anno fa erano 8129 (4437 di Cesena, 3692 delle restanti sezioni).

Particolarmente importante il numero dei nuovi donatori che sono arrivati in Avis nei primi sei mesi del 2023: a livello comprensoriale se ne registrano 510, di cui 308 (pari al 60,3%) a Cesena e 202 nel resto del comprensorio. Questo totale è sostanzialmente in linea – seppur leggermente inferiore – con il dato registrato nello stesso periodo del 2022, che registrava 519 nuovi donatori.

La ricerca di nuovi donatori è fondamentale per Avis, sia per la necessità di sostituire quelli che arrivano a ‘fine carriera’ (un’ottantina solo nel 2022), sia perché con i nuovi stili di vita è sempre più frequente che un donatore debba saltare un turno. Aver fatto un nuovo tatuaggio o un viaggio in paesi tropicali (così come, ad esempio, essersi sottoposti a cure dentistiche o lamentare qualche patologia) sono fattori che impongono una pausa nel calendario delle donazioni, prima di tutto nell’interesse del donatore, a tutela della sua salute.

Inevitabilmente, però, questo rende la schiera dei donatori più fluida, con il rischio di assottigliare le possibilità in casi di emergenza (e non solo).

Per questo è importante poter contare su un più alto numero di donatori, indispensabile anche per raggiungere l’obiettivo dell’autosufficienza del plasma. E l’estate è il momento migliore per cominciare a donare!

Ma per Avis è altrettanto importante assicurare un’adeguata informazione ai donatori già attivi, per renderli partecipi della complessità organizzativa che sta dietro la raccolta di sangue. L’intento è quello di fare un salto di qualità, passando dalla solidarietà emozionale, in risposta a un evento avverso improvviso e inaspettato, a una solidarietà che porta a impegnarsi con continuità nel tempo per minimizzare le conseguenze degli eventi sfavorevoli.

I donatori di tempo

Oltre ai donatori di sangue, Avis ha bisogno di donatori di tempo, cioè persone che si rendono disponibili ad effettuare alcuni servizi per l’associazione. Lo scorso anno erano circa 90, ma anche in questo caso è importante trovare nuove forze. I possibili incarichi sono i più vari, dal trasporto delle sacche dalle sezioni comprensoriali alle telefonate ai donatori per fissare gli appuntamenti, all’attività di informazione nei banchetti allestiti in varie occasioni.

 

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