La solidarietà fa bene alla salute.

ORARIO SEGRETERIA: martedì, venerdì e sabato dalle 7,00 alle 13,00

lunedì, mercoledì e giovedì dalle 7,00 alle 18,00

1° premio concorso “Carlo Carli” 2020 – sez. letteraria

Di seguito il testo che ha vinto il primo premio – sezione letteraria del concorso “Carlo Carli” edizione 2020. L’autrice è Arianna Montalti, studentessa del Liceo Classico Monti.

LA SOLITUDINE DEL NUMERO UNO 

Luca ha 10 anni ma sa già cosa vuole fare nella vita: essere il numero uno. Suo padre dice sempre che l’unica cosa che conta nella vita è vincere, sua mamma è convinta che solo i perdenti hanno bisogno di chiedere aiuto. A scuola prende sempre il massimo dei voti e se le maestre cercano di farlo lavorare con gli altri bambini lui rifiuta sistematicamente, perché questi lo intralcerebbero e basta. Durante la gara di atletica Luca corre rapido sulla pista: quando il suo compagno di classe cade a terra, non si guarda indietro per vedere se sta bene, ma accelera e taglia il traguardo. La maestra scuote mestamente il capo, i suoi genitori gli comprano le scarpe nuove per festeggiare.

Nicola ha 10 anni, è zoppo e non ha mai vinto niente in vita sua. Non è stupido ma ha sempre preferito giocare con gli amici piuttosto che passare pomeriggi in casa a studiare. Non sa bene cosa vuole fare nella vita, forse l’investigatore o l’astronauta.

Luca ha 40 anni, si è laureato in legge con il massimo dei voti e ora è il migliore avvocato dello studio legale in cui lavora.. Ha una villa lussuosa che condivide con la bellissima modella che ha sposato e che tradisce abitualmente ogni giovedì sera, e due figli viziati come fossero dei reali. Tutti i suoi colleghi lo considerano il migliore e lo riempiono di lodi, eppure Luca siede sempre da solo al bar dopo il lavoro.Durante la gara di atletica avanza in modo lento e sgraziato, ma si diverte a correre accanto ai suoi amici e, quando vede un suo compagno di classe cadere a terra, non prova a superarlo ma gli dà una mano a rialzarsi. Tagliano il traguardo per ultimi, sorreggendosi a vicenda. Per loro non c’è nessuna medaglia né un paio di scarpe nuove, ma sorridono entrambi mentre tornano a casa.

Nicola ha 40 anni e fa l’impiegato. Ha un appartamento piuttosto modesto, ma quando apre la porta di casa i suoi figli fanno sempre a gara per abbracciarlo per primi e sua moglie lo accoglie con un dolce bacio sulle labbra. Non guadagna molto ma quando non riesce ad arrivare a fine mese, tra le spese mediche, la casa e l’educazione dei suoi figli, i suoi amici gli prestano un po’ di soldi per andare avanti, così per ringraziarli offre loro una birra al bar, e ridono spensierati tutti insieme.

Luca ha 80 anni e vive in un ospizio. Dopo il divorzio sua moglie si è presa la casa e i suoi figli non vengono mai a trovarlo, se non per chiedergli dei soldi. Di amici non ne ha e non riceve mai visite. Passa il tempo da solo, a guardare sconsolato fuori dalla finestra, chiedendosi che cosa abbia sbagliato.

Nicola ha 80 anni e vive nello stesso ospizio in cui vive Luca. Sua moglie è morta pochi anni prima e lui ha preferito trasferirsi lì piuttosto che gravare sulle spalle dei figli, ora sposati. Nonostante ciò, loro e i suoi nipotini vengono sempre a trovarlo due volte a settimana, gli portano qualcosa da mangiare e i bambini siedono sulle sue ginocchia mentre lui racconta loro una storia. I suoi amici, quelli rimasti, passano spesso per giocare a carte o per ricordare i bei vecchi tempi, come quella volta in cui Marco era caduto durante la gara di atletica e Nicola lo aveva aiutato a rialzarsi e avevano zoppicato verso il traguardo insieme. Sorridono al ricordo, poi scorgono in fondo alla sala un vecchio solo e malinconico che beve da una tazza con su scritto “il numero 1”. Per un attimo a Nicola pare un viso familiare, ma nessuno si ricorda chi sia.

Arianna Montalti

Liceo Classico Vicenzo Monti

Condividi:

Scrivi un commento

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.